INTERCETTAZIONI: SIDDI, NO A SILENZIO SU NOTIZIE REATO DOMANI DIBATTITO A ROMA E MILANO CON DIRETTORI

 

23.05.2010 -  (ANSA) - ROMA, 23 MAG - "La crescente sensibilità pubblica sui problemi enormi causati al diritto di cittadinanza dalla cancellazione della cronaca giudiziaria e dall'introduzione di una sorta di censura preventiva, inaccettabile, contenuta nel Ddl Alfano sulle intercettazioni, non può restare inascoltata". Lo ha detto Franco Siddi, segretario generale Fnsi, nel corso dell'assemblea annuale dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna oggi a Cagliari. Domani pomeriggio la Federazione nazionale della stampa - con i direttori dei giornali, in video conferenza con la sede di Roma e il circolo della stampa di Milano - rilancerà un forte appello al Senato per una riflessione profonda sul provvedimento. I giornalisti, tiene a sottolineare Siddi "non chiedono un privilegio per s ma intendono poter assicurare ai cittadini il diritto alla completa e plurale informazione altrimenti negato". Alle persone, argomenta il segretario della Fnsi, "non può essere negato il diritto a conoscere fatti decisivi della vita pubblica, degli assetti sociali, dei fenomeni di malaffare che inquinano la vita comunitaria, come accadrebbe se passasse cos com' il Ddl intercettazioni. Gruppi di cittadini organizzati e no l'hanno capito molto bene e sono gi in campo". Il sindacato dei giornalisti far di tutto, assicuro Siddi "perché si estenda questa consapevolezza pubblica e perché, se alla fine indispensabile, si realizzi una vasta alleanza sociale a difesa della legalità democratica e della morale pubblica". Perch conclude Siddi "le notizie, fornite con lealtà e nel rispetto della verità sostanziale dei fatti, non possono essere considerate un reato. Ma sulle notizie di reato e sulle vicende di immoralit pubblica non deve calare mai il silenzio e soprattutto non ci può mai essere alcuna censura".(ANSA)