29.04.2013 - DOCUMENTO SULLA PEREQUAZIONE DEL GRUPPO SARDO DEI GIORNALISTI PENSIONATI

 

Il Consiglio Direttivo del Gruppo Sardo Giornalisti Pensionati, riunito in Cagliari il 19.04.2013, con la partecipazione del Presidente dell'Associazione della Stampa Sarda Francesco Birocchi,

PREOCCUPATO per l'aggravarsi del disagio in cui versa la categoria a causa del crescente costo della vita e della sospensione della perequazione Istat applicata dal 1 gennaio 2010 e che un decreto in vigore potrebbe estendere anche per il 2014,

ALLARMATO per un recente studio sindacale che valuta per il 2013 un aumento di tasse e bollette pari a 2.064 euro a pensionato equivalenti ad un più 20 per cento rispetto all'anno precedente che si aggiunge ad una diminuzione del potere di acquisto del 4,8 per cento nell’ultimo anno rilevata dall’Istat,

CONSIDERATO che il Fondo di Perequazione delle Pensioni istituito nel 2009 in seguito ad una felice intesa tra Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Federazione Italiana Editori di Giornali ha accantonato nei primi tre anni di esercizio, fino al 2012, circa tre milioni e mezzo di euro,

RITIENE che per alleviare il momento difficile dei giornalisti pensionati sia necessario iniziare la distribuzione delle somme disponibili secondo gli indirizzi stabiliti, a norma di regolamento, dalla FNSI,

SOLLECITA un deciso intervento del Comitato Esecutivo dell'Unione Nazionale Giornalisti Pensionati con proposte di utilizzo del Fondo che ne rispettino la funzione perequativa e non assistenziale, quindi destinata a tutti i pensionati colpiti dalle limitazioni e dalla crisi in essere, naturalmente con riguardo ai trattamenti di importo più basso ed alle vedove (un esempio ma potrebbero essercene infiniti: una quota consistente a tutti e la restante distribuita alle fasce inferiori),

PROPONE che in occasione del rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico in corso l'UNGP si adoperi in seno a tutti gli organismi federali affinché venga razionalizzato il meccanismo di contribuzione al Fondo passando dalla quota fissa ad una percentuale, a costo zero o possibilmente con una piccola correzione, in modo che chi guadagna di più paghi di più e meno chi guadagna meno,

IMPEGNA il Comitato Esecutivo a rivendicare una presenza nella Commissione Contratto, inspiegabilmente ridotta da tre ad un solo rappresentante, adeguata alla consistenza numerica ed agli interessi della categoria.