12.02.2015 - comunicato del Comitato di redazione dell’Unione Sarda

Le volgarità gettano vergogna e discredito su chi le pronuncia e scrive (o disegna), non certo su chi le subisce. Per commentare il gravissimo e inaccettabile attacco di un certo signor Sanvido, di cui fino a oggi nulla sapevamo, nei confronti di una giornalista dell’Unione Sarda, dobbiamo anzitutto superare un forte senso di stupore.

 

È incredibile che, nel 2015, ci sia ancora chi utilizza certi argomenti beceri per insultare l’informazione libera. Ancora più assurdo che, volendo colpire una donna, si ricorra a un armamentario sessista vomitevole, che dimostra un’arretratezza culturale desolante e una palese povertà di argomenti.


Qui non si tratta di esercitare il diritto di critica nei confronti della stampa: qui c’è qualcuno che tenta maldestramente di esporre alla gogna una persona che lavora, e finisce per esporre solo se stesso e la propria miseria. È superfluo dire che condanniamo aspramente la presa di posizione del signore in questione, è superfluo ribadire la più convinta solidarietà della redazione dell’Unione Sarda nei confronti della collega insultata. Saremo al suo fianco in ogni modo e in ogni sede, già sapendo che lei, come tutti i nostri colleghi, non cambierà di un millimetro il suo modo di fare informazione con scrupolo e correttezza.

Il Comitato di redazione dell’Unione Sarda